2014-2015

Tema: Il viaggio

Se il nostro pensare ci fa spesso scegliere la stabilità, è interessante pensare come Dio, nella Sua originalità innata, sceglie per sè un popolo nomade, quello di Israele, fa nascere Suo figlio Gesù durante il viaggio di Maria e Giuseppe verso Gerusalemme e, come primi testimoni dell’evento, sceglie dei pastori: nuovamente una popolazione nomade. I Magi intraprendono un lungo viaggio per adorare il Messia e la Sacra Famiglia, per sfuggire alle perfidie di Erode, scappa in Egitto. Una volta adulto, lo stesso Gesù predica la Lieta Novella viaggiando di paese in paese, in un inarrestabile viaggio d’Amore sino alla salita al Calvario, per il sacrificio supremo.
Viaggi d’Amore, dunque, di speranza, di martirio, che ci dimostrano ancora una volta come la forza della fede possa davvero smuovere le montagne, scardinando ogni logica di pensiero terrena e sconfiggendo ogni forma di paura.

1 – Il viaggio come cammino iniziatico
Dio sceglie Israele come popolo nel quale far nascere Suo Figlio. A tal fine lo mette alla prova ordinando ad Abramo di mettersi in viaggio con la sua gente. Egli prontamente accetta, dimostrando che la sua fede è salda.

2 – Il viaggio come incontro con Dio
Mosè viene ispirato da Dio a salire sul monte, dove trova un roveto che arde senza mai consumarsi. Qui Dio si rivela a Mosè e lo incarica di liberare il popolo di Israele dalla schiavitù del faraone.

3 – Il viaggio come liberazione
Sconfitto il volere del faraone, Mosè, attraversando il mar Rosso e il deserto, guida il popolo di Israele verso la terra promessa.

4 – Il viaggio come ascesa dal basso verso l’alto
Mosè viene chiamato da Dio a salire il monte Sinai. Qui Dio gli dona i dieci comandamenti della fede. Disceso dal monte, Mosè trova che parte del suo popolo si è costruito e adora un vitello d’oro. Per punirli di questo Dio li farà vagare nel deserto per quarant’anni

5 – Il viaggio come annuncio
Un Angelo del Signore viene mandato ad una giovane donna di nome Maria per chiederle di diventare la madre di Gesù. La sua risposta è “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”

6 – Il viaggio come cammino interiore di gioia
Informata dall’Angelo della gravidanza prodigiosa della cugina Elisabetta, Maria si mette in viaggio per gioire con lei dei doni del Signore. Appena Elisabetta sente la voce di Maria, il bambino che porta in grembo le sussulta di gioia.

7 – Il viaggio come accettazione
In una notte prodigiosa una luce squarcia le tenebre dell’universo: Dio si incarna nel piccolo Bambino Gesù. Gli Angeli appaiono ai pastori, gente considerata impura e tenuta a distanza da tutti, e annunciano loro l’evento prodigioso. I pastori subito si mettono in cammino per adorare il Bambino Gesù.

8 – Il viaggio come fiducia nelle parole di Dio
Basandosi unicamente sulle parole delle Sacre Scritture, i Magi si mettono in viaggio per adorare il Messia. La loro fede viene premiata e una stella prodigiosa li guida fino a Gesù. Una volta trovatolo si prostrano e gli offrono in dono oro, incenso e mirra.

9 – Il viaggio come ritorno alle origini
Scappata in Egitto per sfuggire alla crudeltà di re Erode, la Sacra Famiglia, dopo qualche anno, ritorna in patria. Qui Gesù cresce in corpo e in Spirito circondato dall’amore di Maria e Giuseppe.

10 – Il viaggio come itinerario di Salvezza
Gli anni passano e Gesù è ora un uomo. A trent’anni inizia un viaggio di villaggio in villaggio per annunciare la Sua lieta novella. Dalla gente comune, dai pescatori, sceglie gli apostoli che lo seguiranno nel Suo peregrinare.

11 – Il viaggio come donazione di se stessi
Gesù, dopo tre anni di vita pubblica, viene arrestato, flagellato e condannato a morte. Quello verso il Calvario è l’ultimo Suo viaggio sulla terra, il più importante, poichè si immola per la salvezza di tutta l’umanità. Dopo tre giorni, però, come annunciato dalle Sacre Scritture, Egli vince la morte e risorge, dando la certezza della resurrezione ad ogni uomo.

12 – Il viaggio come rinascita
Dopo la morte di Gesù gli apostoli si nascondono paurosi. Ad un tratto si sente un rombo, come di vento, e appaiono lingue di fuoco che si dividono e vanno a posarsi sopra ognuno di loro. Gli apostoli, pieni di Spirito Santo, rinascono a nuova vita e, scomparsa la paura, escono e portando la Lieta Novella sino ai confini della terra.

13 – Il viaggio come pellegrinaggio
Due uomini di ritorno da Gerusalemme sono in cammino verso Emmaus. Ai due si affianca Gesù, ma loro non lo riconoscono. Gli uomini cominciano a raccontare tristemente allo sconosciuto i fatti successi al Messia, allora Gesù spiega loro il significato degli avvenimenti e di come tutto fosse stato predetto dalle Sacre Scritture. Sul far della sera si fermano in una locanda e quando Gesù spezza il pane i due lo riconoscono. In quel momento Gesù scompare e i viandanti ritornano subito a Gerusalemme per raccontare l’accaduto.

14 – Il viaggio come ritorno al Padre
Al termine delle Sue manifestazioni terrene, Gesù ritorna in cielo e siede alla destra del Padre. La Sua ascensione segna l’entrata definitiva dell’umanità di Gesù nel dominio celeste di Dio, dove intercede incessantemente per noi e dove ci aspetta per essere eternamente insieme.

15 – Il viaggio come evangelizzazione
San Paolo di Tarso è senz’altro il più grande missionario di tutti i tempi. Egli non conosce personalmente Gesù, ma per la Sua folgorante chiamata sulla via di Damasco ne diviene un discepolo fra i più grandi. E’ detto l’apostolo delle genti, infatti insieme a San Pietro diffonde il messaggio evangelico nel mondo mediterraneo di allora; operando la prima e fondamentale evangelizzazione della parola di Gesù nella storia.