2019-2020

IL TEMA E LE SCENE DEL PRESEPE

Nel 37° anno del Presepio nella Zolfatara è allestito il più grande Presepio poliscenico-meccanico di Andrea Fontana, già allestito nella Zolfatara per la prima volta nel 1986, che ebbe un enorme successo ed una straordinaria partecipazione di pubblico proveniente da tutta Italia, ed è stato allestito anche lo scorso anno con nuove scene, dopo ben 32 anni dal primo allestimento, durante i quali le scene del Presepio sono state allestite nelle principali città dell’Emilia-Romagna. Nell’allestimento di quest’anno sono state aggiunte 6 nuove scene, per un totale di 15 scene. La scenografia e le statue sono state realizzate a partire dal 1977 da Andrea Fontana e sono di diversa grandezza, alcune dotate di meccanismi per la movimentazione e le statue fisse sono in terracotta rivestite di stoffa per l’abbigliamento. Il complesso delle statue e delle scene è il frutto di una ricerca storica sugli usi e costumi del popolo palestinese, pertanto non ha alcun senso fare un paragone con i presepi popolari che sono zeppi di dettagli anti storici.

Il tema del 37° anno è “I Magi, Maestri di Saggezza”, composto da nuove statue, alcune meccanizzate, create per questo allestimento.

E’ disponibile il grosso volume di 360 pagine con 591 fotografie a colori, alcune a tutta pagina dal titolo: “PRESEPI, DIORAMI, SCULTURE, CONVEGNI E MOSTRE DI ANDREA FONTANA” pubblicato lo scorso anno, che rappresenta la più completa opera editoriale che illustra quasi mezzo secolo della passione artistica e creatività dell’autore; che si può acquistare durante la 2° Mostra dei Presepi nel Teatro Diego Fabbri di Predappio Alta, dall’8 dicembre 2019 al 26 gennaio 2020. Informazioni più dettagliate sono nel catalogo: http://www.scienze-astratte.it/edizioni/catalogo-edizioni-scienze-astratte.html


LE 15 SCENE DEL PRESEPIO 2019-2020

1) INCARNAZIONE DEL LOGOS
“E il Logos è diventato carne ed ha abitato per un tempo fra di noi, pieno di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre.”  (Vangelo di Giovanni)Il brano riportato è il prologo del Vangelo di Giovanni, con l’Incarnazione di Gesù, ossia uno dei testi più ricchi e profondi del Nuovo Testamento. Per questo motivo lo si legge nella messa del giorno di Natale. Cristo è la Vita e la Luce degli uomini. Il Prologo è la chiave di lettura di tutto il racconto evangelico. La Terra è soltanto uno dei tanti pianeti dell’Universo, ma è il pianeta che ci riguarda direttamente.

2) I SAPIENTI MAGI STUDIANO IL CIELO
I Magi erano discepoli di Zoroastro, o Zarathustra, che rivestivano un ruolo di primo piano nella religione e nella vita politica. Essi attendevano un ‘Soccorritore divino, nato da una vergine”, che avrebbe aperto ciascuna Era di rinnovamento e di rigenerazione dopo la fase di Decadenza che l’aveva preceduta. I Magi erano Maestri di Saggezza della Gerarchia Spirituale del nostro pianeta, ed erano dei profondi conoscitori dell’Astrologia e dell’Astronomia, che a quell’epoca non erano Scienze separate, ma formavano un’unica grande Scienza dello Spirito. I Magi non erano re e non erano tre, le tradizionali figure dei Magi sono state fissate al numero di 3 perché ognuna racchiude profondi significati simbolici e spirituali, sia nelle loro vesti che nei loro nomi e doni fatti a Gesù.

3) UN ANGELO APPARE IN SOGNO A GIUSEPPE
Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un Angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». (Vangelo di Matteo)

4) ANNUNCIAZIONE A MARIA
L’Angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazareth,una Vergine di nome Maria… L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco, tu concepirai e partorirai un figlio, e gli porrai nome Gesù. Questi sarà grande e sarà chiamato Figlio dell’Altissimo… Maria disse: «Ecco, io sono la serva del Signore; sia fatto secondo la tua parola».” (Vangelo di Luca) L’Arcangelo Gabriele annuncia a Maria il concepimento e la nascita di un figlio per volere di Dio, a cui darà il nome di Gesù e le dice che sarà chiamato Figlio dell’Altissimo.

5) BETLEMME E IL CENSIMENTO
In quel tempo uscì un decreto di Cesare Augusto che ordinava il censimento di tutto l’impero. Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, da Nazareth salì a Betlemme,farsi registrare con Maria, sua sposa, che era incinta.” (Vangelo di Luca) La grande scena rappresenta Betlemme con i soldati romani impegnati a mantenere l’ordine fra le persone arrivate per essere censite; alcune di loro sono in fila davanti al tavolo del pubblicano, intento ad annotare i loro nomi. Il paese brulica di persone ed animali usati dagli uomini per il loro lavoro e sono presenti alcuni mestieri. Giuseppe e Maria sono già stati censiti e stanno girando alla ricerca d’un alloggio per la notte.

6) RICERCA DI ALLOGGIO
“… non c’era posto per loro nell’albergo.”  (Vangelo di Luca) A causa dell’arrivo a Betlemme di tante persone per il censimento, Giuseppe e Maria non riescono a trovare un alloggio libero nell’albergo e nemmeno in uno dei caravanserragli della zona, ma si accontentano di pernottare in una delle grotte naturali presenti nei dintorni, usate come stalla per gli animali. Maria porta in grembo Gesù e si trova in uno stadio avanzato della sua eccezionale gravidanza.

7) NASCITA DI GESU’
Mentre erano là, si compì per lei il tempo del parto; ed ella diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce, e lo depose in una mangiatoia”. (Vangelo di Luca) In questo momento il Bambino Gesù è appena nato ed è tenuto amorevolmente fra le braccia di Maria, assistita e protetta da Giuseppe, con la presenza nello sfondo dei due tradizionali animali, il bue che si trovava già nella stalla e l’asinello che Giuseppe ha portato da Nazareth e che è servito per portare in groppa Maria.

8) ANNUNCIAZIONE AI PASTORI
C’erano in quella stessa regione dei Pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un Angelo del Signore si presentò a loro e la gloria di Dio li avvolse di luce e furono presi da gran timore. L’angelo disse loro: «Non temete, perché vi porto la buona notizia di una grande gioia per tutto il popolo: “Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo, il Signore. E questo vi servirà di segno: troverete un bambino avvolto in fasce e adagiato in una mangiatoia…”  
(Vangelo di Luca)
I pastori stanno vegliando le loro pecore durante la notte per proteggerle dai predatori, ed improvvisamente gli appare un Angelo, che li abbaglia con la sua luce splendente.

9) ADORAZIONE DEI PASTORI
I Pastori andarono a Betlemme e trovarono Maria e Giuseppe e il Bambino che giaceva nella mangiatoia, come aveva detto loro l’Angelo del Signore.”
(Vangelo di Luca)
Secondo la tradizione, i pastori che andarono ad adorare il Bambino nella grotta di Betlemme erano tre ed erano di età diversa, uno giovane, uno di età media ed uno anziano. Il primo ad accostarsi alla greppia in cui è stato adagiato Gesù è il pastore anziano, che ha offerto in dono al Bambino il latte della sua capra, mentre il pastore di mezza età ha offerto le pelli delle pecore per proteggersi dal freddo, ed il pastore giovane ha portato in dono un agnello tenuto sulle spalle.

10) PRESENTAZIONE DI GESU’ AL TEMPIO
Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione secondo la legge di Mosè, portarono il Bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore, come è scritto nella Legge: «Ogni maschio primogenito sarà consacrato al Signore»; e per offrire il sacrificio di un paio di tortore o di due giovani colombi.”
(Vangelo di Luca)
La Sacra Famiglia si è spostata da Betlemme ed è andata nella vicina città santa di Gerusalemme, in cui ha presentato Gesù nel Sacro Tempio per la sua consacrazione a Dio, come prescritto dalla Legge mosaica. Nei pressi di Gerusalemme passa il fiume Cedron, con l’omonima valle che arriva fino a Betlemme.

11) I MAGI ARRIVANO A GERUSALEMME
Alcuni Magi giunsero da Oriente a Gerusalemme e domandavano: “Dov’è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua Stella, e siamo venuti per adorarlo”.
(Vangelo di Matteo)
Non si conosce il numero dei Magi giunti a Gerusalemme, ma si ritiene che fossero tre in base ai doni che hanno offerto a Gesù. La leggenda dice che il primo dei Magi fosse di pelle Nera, il secondo di pelle Gialla ed il terzo di pelle Bianca o Rossa, rappresentando così le tre Razze più antiche: la Razza della Lemuria, la Razza di Atlantide e la Razza Ariana o Caucasica. Le vesti dei Magi simboleggiano i Colori corrispondenti alle tre principali fasi dell’Alchimia: Nero= Nigredo, Bianco= Albedo, e Rosso= Rubedo; inoltre, rappresentano anche il percorso del Sole: Nero e Blu durante la notte, Bianco e dorato all’aurora e durante il giorno, Rosso e dorato alla sera.                                                                                                                                                                                                                    

12) RITORNO A NAZARETH
Giuseppe e Maria, dopo avere adempiuto alle prescrizioni della Legge del Signore, tornarono in Galilea, a Nazareth.”
(Vangelo di Luca)
La Sacra Famiglia ha lasciato la città di Gerusalemme e si è messa in viaggio per ritornare a Nazareth nella loro casa, dove cresceranno Gesù e lo prepareranno alla grande missione per cui si è incarnato.

13) ADORAZIONE DEI MAGI
“Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.”
(Vangelo di Matteo)
I Magi hanno seguito la Stella che li ha guidati fino al luogo dove si trovava il Bambino Gesù, e gli offrono i loro doni ricchi di simbolismi: l’Oro rappresenta la Volontà della Monade, l’Incenso rappresenta l’Amore dell’Anima, la Mirra la Conoscenza delle Leggi spirituali. I loro nomi hanno un profondo significato simbolico e religioso: Balthasar significa “il Protetto dal Signore” ed aveva con sé l’Oro; Melchior è “il Re della Luce” e portava con sé l’Incenso; Gaspar è “Colui che ha conquistato il Farr, il Fuoco primordiale” ed aveva la Mirra.

14) NASCITA DELLA TRADIZIONE DEL PRESEPIO CON SAN FRANCESCO
Nella notte di Natale del 1223, in una grotta naturale di Greccio, Francesco d’Assisi ricompose dal vivo la Nascita di Gesù, con la partecipazione di confratelli, animali viventi e genti che accorsero da tutte le parti circostanti con fiaccole accese ed illuminarono la valle di Rieti. San Francesco ha fondato la Tradizione del Presepio, non più rappresentato come nei secoli precedenti da vari tipi di opere d’arte esposte in modo permanente nelle chiese e facenti parte di altre scene evangeliche, bensì come ricorrenza annuale del Natale del Santo Bambino di Betlemme e con la presenza di persone, che diventeranno in seguito le statue dei personaggi nei presepi di tutto il mondo.

15) IL LOGOS E CRISTO CON LA GERARCHIA SPIRITUALE
L’ultima scena raffigura il passato, il presente e il futuro, ed è di grandissima potenza spirituale: nello sfondo si vede il Logos, raffigurato simbolicamente con un Cerchio di Luce, ed in primo piano c’è Cristo, il grande Signore d’Amore e di Compassione, Capo della Gerarchia Spirituale composta da tutti i Maestri di Saggezza e degli Angeli, che guiderà l’Umanità anche nei prossimi duemila anni. Accanto a Cristo ci sono Buddha e Mosè, ed insieme rappresentano le tre grandi Religioni mondiali: Buddismo, Ebraismo e Cristianesimo.